Caribe Sur, Gabriele, Orietta: tutto fantastico!

di Cinzia Cerasi

…continua, passati altri due giorni

27  maggio

Stamattina decido di scrivere due righe di questa settimana inaspettata, alle 6:30 son già sveglia. L’ho promesso a Gabriele. Ho già scritto che si va a letto presto e ci si sveglia presto.
Mentre la Orietta alle 8:30 se ne esce con la sua colazione a base di uova fritte e di fagioli, platani e non so cos’altro ci metta perché sta mangiando in cucina…
La sera non mangia… dice. E te credo! Ieri sera però si è spazzolata il tortino di patate e cipolle che un’ex cuoca italiana le ha insegnato.
Ha finito! Ha cucinato cinquanta minuti per preparare la colazione, in pratica un pranzo con amici.

Oggi che si fa­­?

Ancora non lo so… tanto è pura vida nel Caribe Sur!
Sono stata tentata di visitare il Parco del Tortuguero, ma i viaggi organizzati sono troppo costosi e andarci da sola non ne avevo proprio voglia. Tanto qui ci ritornerò con amici e un 4×4!
Decido di fare spiaggia con Orietta a far chiacchiere, come sempre. Lo capisco dai tappi per le orecchie che Gabriele ha comprato.
A pranzo lui, si mette in cucina e decide di farmi assaggiare gli spaghetti con tonno e prugne secche, chissà perché dobbiamo sprecare gli spaghetti così? Mi mettono pure a tagliare cipolle e prugne.
Buon viso a cattivo gioco, di certo non posso dire che l’idea mi sembri malsana!
Devo dire che la ricetta che propina a tutti è riuscita, per me gli spaghetti sono pomodoro e basilico entrambi freschi, ma devo dire che temevo molto peggio per l’ardito abbinamento!

Manrique

L’iguana è sempre sul tetto che ci fa compagnia, oggi sbuca perfino la coda: mica è piccolina, ha un bel codone! Peccato non si faccia vedere, deve essere uno spettacolo.
Orietta è impegnata a fare il gallo pinto per il figlioletto trentenne che viene a trovarla. Viene ogni nove mesi e visto che io occupo il suo letto, pensano bene di farlo dormire in camera loro su un materasso per terra per non scomodare me. Uffa mi sento proprio a disagio! Non c’è stato modo di fargli cambiare idea!
Manrique arriva alle nove e si spazzola il gallo pinto, due chiacchere, si accomoda sul suo ‘letto’ senza fare una piega come fosse la cosa più naturale del mondo e la giornata se n’è andata, strano eh?

28 maggio

Con calma si va a prendere il biglietto del bus di domani alla stazione Mepe. Mamma Orietta pensa bene di rompere le scatole a suo figlio che sembra un guerrigliero per la sua mise pelosa. Ha barba riccia lunga e capelli folti e ricci a mo’ di caschetto. Insiste fino a quando, preso per sfinimento, si fa radere barba e capelli. Non lo riconosco più!
Si va in centro anche per il biglietto di Manrique, lui lo acquista mentre a me non lo fanno perché da dove abitano i Ticos lo si fa sul bus. Uff! Preferivo la sicurezza di averlo in tasca ma così è.
Domani lascerò il Caribe Sur e le sue meraviglie, andrò nella penisola di Nicoya e se non arrivo mi scoccia proprio far figuracce con i signori tedeschi.
Di ritorno ci fermiamo a prendere il pane in una PANETTERIA ITALIANA. Che cosa vedono le mie fosche pupille? Pane integrale, focaccia, filoni: sogno o son desta?

All’assalto

Faccio scorta, sono più grandi gli occhi della pancia.
Al ritorno mi avvento sulla malcapitata focaccia; non è male, però è un po’ ‘tgnenta’ si dice a Bologna.
Un po’ fiappa, insomma non è come dovrebbe essere però E’ BUONA UGUALMENTE!
Arriva il vicino americano, chiede il numero telefono della vicina perché da giorni imbiancano e rimbiancano i pali di una casa di nuova costruzione spruzzando vernice in ogni dove: penso che il ‘gringo’ abbia la casa a pois.
Se ne va dicendo qualcosa dove infila la parola “mafia”, non so a cosa si riferisca meno male che si è allontanato, altrimenti gli avrei detto di guardarsi il suo Trump e le sue trumpate. Mizziga quanto sono boriosi!
E’ ora di andare in spiaggia con Rico per vedere se riesce a correre dietro a qualche cavallo, prima o poi, si beccherà un calcio.

I ricordi

Ieri e oggi il mare ha delle belle onde spumeggianti, per la felicità dei surfisti impegnati nel campionato del Caribe. Verso sera la luce si colora di azzurro e di rosa che con le onde bianche compongono un bellissimo contrasto, non vorrei più rientrare tanto è bello e si sta bene.
Questa sera non si può non andare a prendere l’ultimo mojito dal barman con le treccine, Manrique decide di vedere la partita e di non unirsi a noi, lo recuperiamo al ritorno.
E ora sono qui, ho già fatto la valigia e come il solito prima di ogni partenza seppure piccola non riesco a dormire.
Ho promesso a Gabriele che avrei scritto qualcosa e Orietta mi ha chiesto cosa pensavo prima di venire della Costa Rica e come l’ho trovata, gli lascio questo piccolo diario sono una pessima scrittrice ma davvero questo glielo devo.

Il mio pensiero

Di quello che pensavo prima di venire l’ho già detto, quello che vi dico è che questo viaggio viene secondo me vissuto appieno con una macchina, preferibilmente 4 x 4, per arrivare nei parchi la mattina presto e rimanerci tutto il giorno. Ci sono soluzioni davvero per tutte le tasche, è un paese caro, ma non più di casa nostra, basta fare un po’ attenzione. Gabriele e Orietta in questo saranno i vostri migliori consiglieri secondo il tempo che… toh… c’è un geco piccolino sul tavolino dove sto scrivendo e anche un po’ di zanzarette fortunatamente sono piccoline… a seconda del tempo che avete ma soprattutto dei vostri gusti.
Non è necessario visitare tutti i parchi, ci vuole tempo per ascoltare la natura e coglierne le sfumature. Ci sono parchi più turistici, altri meno visitati, vulcani, foreste pluviali e tanto verde che farà riposare i vostri occhi.

La gente

I panorami sono davvero variegati e belli, il mare e le spiagge degne delle migliori destinazioni marittime. Soprattutto qui, nel magico Caribe Sur. Fantastico!
E dovunque andrete, troverete sempre persone cordiali, pazienti e gentili, non solo con i turisti ma anche tra di loro. E’ bello vedere l’educazione che si è un po’ perduta a casa nostra. Vi aiuteranno come potranno nelle vostre piccole difficoltà di turisti. E anche se lo spagnolo è parlato con la lingua in mezzo, credetemi vi capirete!
Pensavo di rimanere nel Caribe Sur due tre giorni e di fare altro, invece mi ha fatto stare tanto bene, come se fossimo amici di vecchia data, che alla fine alcuni piani sono saltati.


I segni d’aria

Come dicevo, un viaggio è molto più bello se condiviso e questa settimana rimanere in mezzo a loro. Alle loro storie di vita italiana e costaricense, di successi, d’insuccessi, di speranze, d’illusioni e disillusioni, di problemi ma anche di gioie, che tutti noi abbiamo è stato molto di più di quello che mi aspettavo.
Sarà perché siamo tre segni d aria, sarà perché abbiamo avuto tanti argomenti simili, sarà perché ci piacciono le persone che hanno interessi. sarà perché ci siam fatte tante risate. sarà perché forse po’ ci assomigliano nei valori più veri, non lo so. Non si sa perché accadono certe cose.
So solo che sono stata bene e che spero che questa non sia stata solo una vacanza quanto l’inizio di un’amicizia.
Gabriele, cento vite in una e Orietta, tica libre, pura essenza della pura vida!

La speranza

Spero di ritornare, spero che loro vengano in Italia e che Gabriele alla fine faccia pace con il nostro paese.
So che si sposeranno e che anche se non faranno il viaggio di nozze in Italia, spero lo facciano in un loro anniversario, spero di poterli accogliere a braccia aperte come loro hanno fatto con me. Non so se farò loro colazione a base di spaghetti o gallo pinto,  ci penserò.
Orietta mi ha detto che durante i suoi viaggi in Italia, mai l’hanno fatto sentire straniera. Sicuramente se mi verrà a trovare proverà ancora una volta lo stesso sentimento.
Grazie ragazzi di una volta come me, grazie di aver condiviso parte della vostra vita con me. Forse non sarà presto, ma questo non è un addio, solo un arrivederci.
Un bacio grande e ovviamente una fantastica PURA VIDA!

Cinzia

Se vuoi leggere gli episodi precedenti del racconto di Cinzia clicca QUI

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12 commenti su “Caribe Sur, Gabriele, Orietta: tutto fantastico!”

  1. Hola Gabriele! Rinnovo il mio grazie per il racconto di viaggio che hai condiviso con tutti noi, con chi è già stato in Costa Rica ma soprattutto con chi ha sempre pensato di andare ma non lo ha ancora fatto! Non sa cosa si perde! 😊 Un abbraccio

    1. Hola Claudia, ti devo delle scuse: mi sono accorto di non aver ancora pubblicato le tue ‘memorie’ ma lo farò presto. In tal modo t’invoglierò ancor di più per venirci a trovare ancora, stando tutti insieme in allegra compagnia!
      Bacio!

      1. Hola Gabriele, siccome sto cercando di lavorare su me stessa (e ti dirò che non mi è affatto difficile) per poter un giorno diventare una “tica” e quindi interiorizzare sempre più il concetto di Pura Vida, ti dico che non hai nulla di che scusarti… ti voglio bene ugualmente! 😊

  2. Hola Gabriele….e sempre un piacere leggere i tuoi racconti sembra di essere sul posto…..invidio Cinzia che ha trascorso
    Questa vacanza da voi….spero di poterla imitare presto….
    Qualche riserva x quanto riguarda gli spaghetti con le prugne ma????…..ancora grazie……buona notte……Pura Vida

    1. Beati coloro che credono, perchè essi godranno delle gioie del gusto! Come osi mettere in dubbio le mie arti culinarie? Quando sarai mio ospite sarà l’inico piatto che cucinerò e sono sicuro che ne chiederai ancora ;), come io richiederei il bis delle spaghetti con la bottarga a Cabras, il pasticcio Carlofortino a Carloforte o la Fregola a Carbonia, senza perdermi porceddu e pecora,
      Ti aspettiamo con gioia!

  3. Io posso confermare che la pasta con le prugne di Gabriele è una bomba! Durante il nostro soggiorno a Puerto Viejo a settembre, Gabriele ci ha invitati a testare le sue capacità culinarie e posso assicurare che la pasta con le prugne è davvero una prelibatezza! Intanto le prugne sono deliziose e molto più buone delle nostre e poi preparate a sughetto sono buonissime! Anche per me era la prima volta! Grande Gabriele! Pura Vida 😀

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