La decisione di fare volontariato in Costa Rica

di Gabriele Rivolta

 

La decisione

 

Quando assunsi la decisione di espatriare, iniziai la ricerca del paese nel quale andare a vivere. Davanti a me sette mesi di tempo per poter operare la scelta. Iniziai partendo dalla lista delle 193 nazioni aderenti alla ONU e operai molti scarti per ragioni geografiche. Rimasero circa una trentina di paesi. Grazie a ricerche mirate su internet mi costruii un data base che comprendeva svariate informazioni: religione, forma di governo, clima, etnia dominante, lingua, situazione sanitaria, livello di scolarizzazione ecc. Mai avrei potuto pensare di andare a vivere in un paese totalmente differente dal mio quale il Bhutan, per fare un esempio. Rimasero così una dozzina di paesi compresi nell’area centro-sud americana. Feci un ulteriore scarto depennando paesi che, sebbene bellissimi ed esotici, non rappresentavano posti dove poter vivere ‘appieno’.

 

 

 

La Costa Rica

 

A quel punto andai più a fondo con le ricerche e scoprii molte cose interessanti sulla Costa Rica. Mi colpì la storia repubblicana, il fatto che fosse il Paese più felice del mondo. Anche la sua vocazione alla preservazione ambientale, la quantità strabiliante di territorio sottoposto a tutela fecero la loro parte. Poi scoprii la mancanza di un esercito e la sua neutralità pur essendo ricompresa in un’area geografica a rischio bellico. Alcune sue strutture universitarie come la EARTH ed anche l’etnia dominante composta da discendenti spagnoli. Poco m’importava che parlassero spagnolo, una lingua a me sconosciuta ma per me, che mi esprimo in altre cinque lingue, era uno stimolo in più. Operata la scelta mi iscrissi a un web site per apprendere la lingua ed iniziai a testarla. Studiai le legge di Migracion al fine di ottenere la residenza. Studiai anche la storia, la geografia e la cultura, del paese. M’iscrissi al sito del quotidiano La Nacion, trovai un canale televisivo in spagnolo che ascoltavo mentre facevo altre cose. Tramite Facebook venni casualmente in contatto con alcuni italiani che li vivevano per conoscere le loro opinioni.

 

 

Il volontariato

 

Altra cosa che cercai su internet, fu la ricerca di associazioni di volontariato internazionale, non senza difficoltà. Ero alla ricerca di associazioni vere, non quelle d’estrazione straniera che chiedono oltre 50 dollari giornalieri per lavorare. Il volontariato vero, dove il dilemma è fare o fare. Sbarcai così in Costa Rica, portando con me l’idea di dedicarmi a tempo pieno al volontariato. Avevo alle spalle alcune esperienze che mi avevano fatto apprezzare questo mondo disinteressato e affascinante. Non che io abbia un animo più filantropo di altri, ma il volontariato presenta alcuni aspetti per me molto interessanti. In primo luogo la vita di gruppo, frugale e all’aria aperta è per me accattivante, così come la conoscenza di compagni internazionali, delle loro culture e delle loro visioni di vita così diverse dalle mie. Sono ottime occasioni per apprendere sempre qualcosa di nuovo, così come insegnare loro qualcosa di diverso.

L’ecologia

 

Generalmente le locations dei campi di volontariato sono immerse in una natura selvaggia Natura che allo stesso tempo necessita del rispetto e della protezione più assoluta. In questo campo si apprende ancor di più che dagli scambi culturali tra compagni, quello che s’impara è un qualcosa che entra non solo nella mente ma anche nel profondo. Non mi considero nemmeno un ’talebano’ ecologista. Però vi sono ‘quadri naturali’ che suscitano emozioni intime. Più prosaicamente la vita da volontario permette di mantenersi con pochi, pochissimi stramaledettissimi soldi, con poche pochissime necessità. Tutto sta nell’adattarsi ad accontentarsi godendo di ciò che si dispone.

 

Le ‘minacce’

 

Quanto sopra ha il vantaggio indubbio di tenervi, vostro malgrado, lontano dalle tre grandi minacce del nostro tempo: televisione, pubblicità e partiti politici. E’ vero nella foresta è impossibile trovare chi mi serva un mojito al tavolino. Però, per verso, sempre incontro magicamente me stesso e per me stesso intendo la mia coscienza più vera e a volte, con un po’ di fortuna, anche il mio inconscio. Non a caso ho usato il termine magicamente! Come definire altrimenti un’emozione che appare all’improvviso davanti agli occhi, palpabile ma eterea allo stesso tempo? Emozione della quale sospettavo l’esistenza e che esce da dentro di me dove è sempre rimasta imprigionata dalla vita di sempre? E infine la motivazione più grande detta anche il ‘grande sogno. Che il mio impegno possa servire per lasciare qualcosa di bello ai miei nipotini, sia in termini di preservazione materiale dell’ambiente che d’esempio.

 

 

 

Il Lavoro

 

Queste sono le premesse di cos’è per me il volontariato. Premesse alle quali va aggiunto ovviamente anche il lavoro che si svolge. A volte duro, durissimo per un ex commercialista come me che non ha mai fatto nella vita lavori manuali. Usare per molte ore al giorno piccone, vanga e machete causa molta fatica ma soprattutto grosse vesciche. Le vesciche che ho ottenuto però sono state una sorta di promozione sul campo. Una sorta di medaglia al valore delle quali andare oltremodo fiero. Eppure fanno male, lo posso garantire. Delle mie esperienze però vi racconterò prossimamente.

 

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Se vorrai saperne di più sulla Costa Rica, iscriviti al mio gruppo Facebook Costa Rica un viaggio da sogno. Pura vida!
 

2 commenti su “La decisione di fare volontariato in Costa Rica”

  1. Claudia Brignone

    Ciao Gabriele, il volontariato è una bellissima esperienza che tutti almeno una volta nella vita dovrebbero vivere.
    Ciò che si può trarre da queste esperienze è dieci volte maggiore rispetto a quello che siamo un grado di dare!
    Il volontariato è utile per chi lo riceve ma soprattutto arricchisce chi lo offre…
    Pura Vida 😊

    1. Sacrosanta verità la tua. Sono convinto che se la gente vincesse la pigrizia e provasse cosa vuole dire e cosa da il volontariato, si vivrebbe con meno facce lunghe, sguardi tristi e spalle ingobbite.
      Ai giovani lo consiglio sopratutto all’estero, un’esperienza formativa unica e irripetibile: rovesciare un bottiglia d’acqua in testa a uno yankee è indescrivibile! 🙂
      Ma le decisioni o le non decisioni sono vostre per me ho già deciso e… non torno indietro!

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