Turismo 2016 in Costa Rica, numeri, studi e infrastrutture

di Gabriele Rivolta
Nel 2016, circa cinque milioni di europei hanno detto aver preso in considerazione il paese come meta turistica.
 
DI ANDREA RODRIGUEZ VALVERDE
Da ‘EL FINANCIERO’ del 21 MAGGIO 2017
 
Nel 2016 quasi tre milioni di visitatori internazionali, hanno visitato la Costa Rica, una cifra mai raggiunta prima. Il trend è in costante ascesa dagli anni della crisi economica globale e non ha mai rallentato la sua crescita.
Il dato è stato festeggiato da parte dell’industria turistica ma ha anche acceso un dibattito su come potrebbe crescere il prodotto Costa Rica.
Oggi, le autorità e gli enti preposti danno una risposta forte: il nostro Paese ha un ampio spazio di crescita nei mercati in cui già opera.
L’Istituto Costaricense del Turismo (ICT) ha, per la prima volta, informazioni e studi di primordine. Gli stessi evidenziano che, per undici mercati, il numero di visitatori non dovrebbe fermarsi, almeno nel breve termine.

I Paesi

Al di là degli Stati Uniti e del Canada, i cui scenari sono storicamente monitorati, i nuovi dati riguardano Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Messico, Brasile, Argentina, Colombia e Perù.
Secondo gli studi, il numero dei potenziali viaggiatori che dichiarano di prendere in considerazione la Costa Rica come destinazione turistica, ha superato cinque milioni nel 2016. Di questi cinque milioni solo il 5% ha già materializzato il suo desiderio.
“Nel margine, tra quanti hanno già visitato e chi afferma di avere interesse nel venire in Costa Rica, vediamo la possibilità di continua crescita”. Lo afferma Luis Madrigal, pianificatore marketing dell’Istituto.Le autorità stesse assicurano che il paese è e sarà in grado di far fronte alla nuova domanda. Nel frattempo, gli sforzi per accelerare il dinamismo del settore continuano. Le compagnie aeree che aprono continuamente nuove rotte per la Costa Rica, sono il dato più visibile della scommessa.

Gli studi

Secondo il rapporto dell’ICT, le nazioni oggetto degli studi, sono state selezionate in conformità a variabili quali la connettività attuale e il comportamento degli arrivi internazionali.
Si tratta di viaggiatori che hanno già espresso interesse a visitare la Costa Rica per svago e per piacere, sebbene non abbiamo ancora fissato la data.
“Il paese ha risorse limitate per la promozione internazionale, conoscere questi profili permette di affinare le nostre azioni e ottenere risultati migliori”, ha detto Mauricio Ventura, ministro del Turismo.
In generale, a prescindere dalla regione, è stato stilato un profilo tipo del potenziale turista. I viaggiatori presentano un alto reddito e livello d’istruzione, collocati nelle fasce d’età Y (18- 34 anni) e X (35-50 anni).

Le domande

Nel 2016, il Regno Unito è diventato il paese europeo col più alto numero di turisti in Costa Rica. I visitatori sono passati da 47.499 nel 2015 a un totale di 71.392 nel 2016; un aumento del 50%. Il più alto incremento riportato dai dati dell’ICT. Mentre è chiara l’opportunità di crescita che ha la Costa Rica, con un solo mercato ci si pone una domanda. Qualora tutti gli altri paesi facessero registrare dati analoghi a quelli del Regno Unito, abbiamo capacità di rispondere a questa domanda?

Le risposte

Pablo Heriberto Abarca, ex presidente della Camera Nazionale del Turismo (Canatur) ritiene che il punto massimo di attrazione dei viaggiatori e la relativa ricettività non è vicino. A titolo d’esempio, dice che fino ad oggi l’occupazione annua hotel è di circa il 60% e quindi ci sono ancora margini di manovra. “I visitatori europei vengono anche nella bassa stagione, permettendo di bilanciare i livelli di visita”, ha aggiunto. Nel frattempo, il ministro Ventura afferma che porre un limite al numero dei turisti in un anno sarebbe un errore. “Le infrastrutture del paese migliorano ogni anno, anche glii aeroporti e gli alberghi. Abbiamo una lunga strada da percorrere ” ha detto il ministro.
 

La sfida

Tuttavia l’ottimismo dipenderà da quanto i progressi farà il paese in materia di competitività e d’infrastrutture. Nell’ultimo anno il settore dei trasporti e dei servizi pubblici ha mostrato che gli obiettivi prioritari sono in ritardo rispetto al piano di sviluppo nazionale (PND).
Solo dieci dei trentadue obiettivi fissati per il 2016 sono stati raggiunti. Altri quattro hanno uno stato d’attuazione parziale. A questo si aggiunge il vecchio adagio di essere un paese più costoso rispetto ai nostri concorrenti.
L’indice Big Mac, del gennaio 2017 calcolato da The Economist, che valorizza il prezzo medio di hamburger negli Stati Uniti e in diversi paesi, determina che la Costa Rica (quattordicesima per economia) ha il Big Mac più costoso tra i quarantotto paesi analizzati. In questo caso, l’hamburger esemplifica il costo della vita.

Hamburger a parte

“La gente paga per quello che ottiene. Ciò che il paese offre ha un rapporto con il suo valore. Le persone lasciano soddisfatte della loro esperienza, anche se la stessa è stata un po’ più costosa rispetto ad altre “, ha detto Ventura.
Al momento, la Costa Rica deve misurare le strategie e garantire che il paese rimanga oggetto di desiderio da parte dei viaggiatori. A tal fine, le azioni pubblicitarie e di marketing continuano in linea con lo sviluppo di campagne all’estero e fiere internazionali.
L’impegno più visibile viene capacità di attrarre compagnie aeree. In quattro anni, dal 2013 al 2016, otto compagnie aeree hanno iniziato i voli verso il paese. Hanno aperto quindici nuove rotte (tra temporanee e permanenti) e otto compagnie aeree hanno aumentato le frequenze per il nostro territorio. Con questi dati possiamo sicuramente volare più in alto.
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